quando svegliano a notte (anime ardenti) (#11)
quando svegliano a notte
le stelle, il torbido lacrimare
dal cielo di polline aguzzo
e morbida nelle mani
s’accoccola l’eco stravolta
quando passano, come languenti
quei cori gelidi al cuore
che ricordano ad ogni sospiro
l’orrore del “così non è stato”
e niente è mai arrivato
a bastare a tacere..
allora – ma per sopravvivere
le anime ardenti trascorrono
la primavera che i pini mutava
e i suoni che il vento portava
alla grande finestra di casa
l’alto ciliegio che rifioriva
e la palpebra che luce filtrava
la terra che roca batteva
le screpolate rughe nel corpo
e ogni bel ramo contorto
i riflessi nell’occhio di un volto
perchè nulla, nulla di questo
può essere tolto
allora – per sfuggire alla morte
si piange – di gioia e più forte
fra piccole dita si stringe
la promessa di alterità