Paziente attesa (*2)
una luce
dietro la tenda
e suoni. Come di tristezza
quei giorni, gli ultimi..
sul selciato al trotto
poche foglie
portavano via, in fretta
come per non rivivere a lungo
la lontananza
spegne. un sussulto
chiuse le imposte.
“il tempo farà il resto”
– silenzio di abiti vuoti
sai, il mormorio
dei cappotti abbracciandosi,
quel ruvido carezzarsi
di maniche..?
invece la loro è rigida
fuori misura certezza
“tutto passa..tutto
porterà via..”
vedi loro non sanno
che io conto ogni foglia
con precisione, e attendo
che di nuovo il nitrito
d’autunno scompigli i selciati
non sanno che incrollabile guardo
che a sera s’apra
una porta
e il fuoco acceso
perché s’asciughino gli occhi
e gli stracci fradici al cuore
perché scorgere possa fra ombre
danzanti sul viso dell’ altro
il conforto di una condivisa
paziente attesa