c’è un tempo e uno spazio

di Bianca

c’è un tempo e uno spazio
per ogni cosa –
un tempo…
uno spazio…
per tutto –

ma non per questo
stravolto esplodere delle pareti
stravolto incedere delle lancette
in un silenzio nuovo
non ancora addomesticato

e la porta sbatte inquieta
e alla soglia –
un po’ di qua
un po’ di là
senza un vero luogo
senza un momento ancora –
la tua voce
in quattro quarti
intona
                                  Addio!

Dalla lettera del 5 maggio 2016 che conteneva questi versi
D.! Fratello! Questa poesia è per te – anche questa. A te questi versi che non sono nati dove credi tu, ma – in metropolitana, mentre sferragliavo lontana da te, a fermate e sobbalzi. Ho scattato una foto dopo averla scritta: guarda, questi sono i miei occhi quando ci separiamo […] e io giù a scrivere versi come una scema, come se non dovessimo più vederci, come se non ti vedessi ancora e sempre. Vedi le luci della metropolitana? Vedi la lunga fila di scalini che ho percorso per risalire, per tornare su? Eppure nei miei occhi qualcosa rimasto sul fondo – qualcosa di pesante, qualcosa che non ha nè spazio nè tempo, come una parola. Perdona la tua sorella cara. Leggi e guarda, poi mi dirai, ci diremo tutto. Tua, Bianca

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